Le bielline sono oggetti tipici del biellese che una volta erano venduti a basso costo ai mercati di Torino, Milano, Genova. Derivano dalla lavorazione dell’argilla, che avviene in rustiche fornaci e sono in genere stoviglie varie come zuppieretegami,brocche e boccali. Per secoli la loro lavorazione e produzione ha fatto di Ronco uno dei centri più importanti del Piemonte nel settore delle stoviglie popolari. Vi erano fornaci un po’ ovunque, alcune erano fabbriche, altre semplicemente botteghe artigiane gestite dalle famiglie stesse. Alla fine dell'800 la produzione artigianale aveva raggiunto uno dei livelli più alti di sviluppo con 35 laboratori operanti. Tale produzione si conciliava con l’attività agricola sfruttando i tempi morti dei cicli stagionali. 
Le stoviglie di Ronco venivano tradizionalmente usate per contenere le zuppe della tradizione biellese: la classica polenta concia, la bagna cauda, ecc. 
Tra le varie bielline c'erano i pailit, usati per la bagna cauda e per la fonduta; lepignate, usate per far cuocere le grelle, cioè le castagne; per i bambini invece c'erano i cucu, i piceu, le sciofète che erano il richiamo per la fiera di San Bartolomeo, i subièt o zufoli che riproducevano la fauna locale come uccellini, gallinelle, leprotti e cavallini. Nella coda degli animaletti in terracotta venivano praticati dei forellini, che, con il passaggio del fiato insufflato dall’estremità opposta, lasciavano uscire un caratteristico suono. 

Ad un certo punto le "bielline" conoscono una lenta e inesorabile decadenza. Le cause possono essere ricercate nella politica liberista del governo o nell’incapacità di diversificare la produzione e passare dal prodotto artigianale a quello industriale. Le ceramiche erano molto economiche, ma il prodotto era in parte destinato a scomparire a causa dell’elevato costo della raffinazione della materia prima, del maggior prezzo della legna divenuta scarsa, della difficoltà di trovare mano d’opera che si rivolgeva verso attività più redditizie. Di conseguenza, rispetto al prodotto industriale, quello artigianale non era qualitativamente competitivo e quindi cominciò a scomparire. Verso la metà dell’800 i fornaciai esercitavano l’attività solo per pochi mesi all’anno, per poi sparire completamente. 

In paese è presente un Ecomuseo della Terracotta che ha come obiettivo principale quello di permettere al visitatore di capire gli elementi storici, culturali ed ambientali del paesaggio ronchese e di descrivere la storia della produzione delle bielline. La collezione si è formata grazie alle donazioni della popolazione con il sostegno del Comune, della Comunità montana Bassa Valle Cervo e della Pro Loco che coordinano le varie attività. L'Ecomuseo si trova a Ronco Biellese, in Via Roma 10-12, nei pressi di Piazza Vittorio Veneto.

Le Bielline
Le Bielline Le Bielline Le Bielline Le Bielline

Questa pagina è basata sul lavoro degli alunni della Scuola Media Statale "Dante Alighieri" di Ronco Biellese che nel corso dell'anno scolastico 2007/2008 hanno realizzato un pregevole CD multimediale che racconta la storia del comune di Ronco Biellese. Biellaclub ringrazia per la cortese disponibilità a pubblicare il materiale.
07 settembre 2008

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