Storia di un circolo sportivo

Si chiama "Circolo sportivo parrocchiale torrazzese Don Ilario Bolengo" ed è una grande opera nata negli anni '60, nella quiete di Torrazzo Biellese. Dalle fotografie, e dal racconto della sua realizzazione, emerge un quadro di partecipazione collettiva, non vediamo un'azienda ma un intero paese presente alla festa dell'inaugurazione.

Chi vede oggi i campi da tennis, le gradinate e il bocciodromo fatica a rendersi conto del paesaggio preesistente e della radicale trasformazione del luogo. Qui era il "Pralavedri" (così era chiamato un tempo): il frutteto della casa parrocchiale che declinava scosceso dall'antico cimitero fino a formare una vallata angusta con la prospiciente collinetta o "Trùc" in dialetto. In questo luogo ampio ma veramente impervio un uomo geniale, architetto "in pectore", Don Ilario Bolengo, seppe creare e donare al paese di Torrazzo una struttura sportiva unica nel biellese. Opera impegnativa che ai più sembrava impossibile; pensiamo solo all'enorme opera di sbancamento e movimento terra che si dovette mettere in atto. Alla sua realizzazione (siamo negli anni '60) diedero il loro contributo gratuito e disinteressato personaggi torrazzesi indimenticati, provetti artigiani e muratori quali: Giòanin, Mario (Plòja), Terenzio, Pericle, Quinto, Elego, che scavarono tunnel per prelevare sabbia (gallerie tuttora esistenti sotto alla struttura), edificarono le tribune, spianarono la terra, il tutto con la collaborazione della ditta Astrua di Mongrando.
In origine nella spianata antistante la costruzione erano presenti una trentina di campi da bocce ma, negli anni '70, furono realizzati gli attuali campi da tennis: Don Ilario come sempre precorreva i tempi. In quel periodo il "Tennis club La Serra" contava più di cinquanta soci e si doveva prenotare con largo anticipo per trovarli liberi. Nel mese di agosto un importante torneo, contendente la popolarità in tutto il Biellese a quello di Rosazza, attirava appassionati da ogni luogo. Il Bocciodromo divenne noto in tutta Italia per lo svolgimento dei campionati nazionali e internazionali di bocce con il coinvolgimento dei più grandi campioni di quello sport, meravigliati dall'imponenza della struttura, la bellezza dei manufatti.

Don Ilario riuscì a conservare questo bene, legandolo alla proprietà della Parrocchia con l'istituzione dell'Ente Chiesa di Santa Maria Assunta in Torrazzo, per cui esso rimarrà per sempre un bene del paese. Talvolta, specie in questi periodi di transizione, si prova quasi un senso di frustrazione e scoraggiamento dinnanzi allo sforzo fisico ed economico necessario a mantenere in efficienza tutto quanto ci è stato donato ma poi, pensando ai sacrifici che egli dovette sostenere, ci si riprende con slancio...

Dal testo di Menaldo Giorgio.
Link: www.bocciodromodellaserra.it



19 ottobre 2014 - Pagina realizzata con il contributo di Alberto Migazzo

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