Andorno Micca


La chiesa di San Lorenzo e il campanile più alto del biellese


Sull’ “ILLUSTRAZIONE BIELLESE” del Luglio-Dicembre 1943 si legge che il prof. Roccavilla nel suo volume “L’arte nel Biellese” asserisce di aver scoperto su uno dei muri della parte più antica la data: MCCCCLXXXIII e senz’altro la ascrive al secolo XV, da ciò si evince che la Chiesa di San Lorenzo è una delle più antiche del Biellese e forse una delle più belle del Piemonte. Essa ha forma basilicale, con pianta rettangolare costituita da tre navate. Le cinque campate che ne costituiscono la lunghezza si reggono su pilastri quadrangolari: gli archi laterali poggiano su piedritti semplici e soltanto quelli centrali hanno piedritto lobato da una doppia lesena sormontata da capitello classico, con doppio frammento di trabeazione. Caratteristica particolare di questo tempio è la sua doppia facciata che la rende unica nel Biellese. Nella parte occidentale esisteva prima dei restauri una porta con gradini in pietra, corrosi dal tempo e invasa da ciuffi d’erba prova l’antica orientazione della vecchia basilica. La nuova facciata risale al 1700, rettilinea nel piano superiore ha nell’inferiore una curvatura caratteristica, la quale dà luogo ad un breve atrio, sulla quale si aprono tre porte delle quali soltanto la centrale introduce nel tempio, le altre immettono l’una nel Battistero, l’altra nella cantoria. Il campanile in color grigio brillante tutto in sienite ha forma quadrata ed a facce lisce; mancando di cuspide appare un po’ tozzo. È voce comune in paese che ciò sia dovuto ad una sciagura avvenuta durante i lavori di adattamento e sopraelevazione della vecchia torre. Un operaio (o forse il direttore dei lavori) sarebbe cadute dall’altissima parete sfracellandosi e gli ambiziosi andornesi abbandonarono il progetto. La cella campanara fu ricoperta con i comuni quattro spioventi. Il campanile è il più alto del Biellese, esso ha un altezza di mt. 60.

Fotografie e testo di Giorgio Gulmini


 


09 dicembre 2007

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