5 minuti con...... i falò

a cura di Patrizia Umilio

Frazione Rongio di Masserano: pochissimi abitanti, forse soltanto 100. Uno di loro, Sergio Marucchi, ha trasformato una tradizione popolare in una passione personale. Aiutato dal parroco ha compiuto continue ricerche "sul campo" in merito alla cultura locale, altrimenti dimenticata perchè tramandata soltanto oralmente.
Dal 1971 in poi, Sergio si è preoccupato di annotare storie e leggende della cultura popolare della piccola frazione di Masserano ricostruendo anche l'albero genealogico degli abitanti del luogo.
Rongio, infatti, vantava l'antica tradizione del falò della notte di Natale ed ha voluto recuperarla.
Poche sono infatti le testimonianze scritte sulle antiche tradizioni dei falò in terra biellese e la maggior parte delle stesse è stata tramandata, purtroppo soltanto oralmente, dagli anziani dei piccoli paesi che conservano ancora, nei loro ricordi, le memorie del passato.

Cartolina del DocBi
La "bundansa" di Rongio (Masserano) 1985

Nel 1997 non c'è più nessuno che voglia occuparsi attivamente del falò di Rongio, (che assume ormai le caratteristiche di una "gara" per quanto riguarda l'altezza delle fiamme), tanto che Sergio diventa l'artefice stesso e l'organizzatore del magico falò.

Ma quale significato si attribuiva a questo antico rito? Forse fu inizialmente un rito pagano che intendeva, attraverso l'azione purificatrice del fuoco, "bruciare" il vecchio per accogliere "il nuovo". Si immagina che, a seconda della direzione presa dalle scintille, si potesse prevedere un'annata (agraria) buona oppure un periodo di carestia.
Verso il "mattino" annata buona, verso la "sera" annata scarsa.

Prima della seconda guerra mondiale i ragazzi delle varie frazioni gareggiavano fra loro per avere il falò più alto, quello più grande e così via...

Oggi non esiste più rivalità fra le varie frazioni anche e soprattutto perchè l'unico residuo delle antiche tradizioni è il falò di Rongio che ogni anno richiama più di mille spettatori.

24/25 Dicembre 1982 "La Bundansa" - Foto di Piero Delmastro- Altezza 21,5 metri di tronco + ginepro - pronostico: Faville a mattina, abbondanza di pane e vino.

Sorge spontanea una domanda: quale direzione hanno preso le scintille nella trascorsa notte di Natale dell'anno 2001?

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