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articolo tratto da "Rivista Biellese", periodico trimestrale: gennaio 2011

Il dago Joe Cagna e la "Rosecrans"

di Mauro Mazzia

Il fuochista Lorenzo Cagna muore a 35 anni nel naufragio della nave affondata nell'oceano Pacifico nel gennaio 1913. Era un «giovane di molto ardire» emigrato da Candelo in America

In una mattina di metà febbraio dell'anno 1913 il messo del Municipio di Candelo si recò a consegnare una missiva proveniente dal Consolato Italiano di San Francisco (California, U.S.A.) al numero uno di via San Sebastiano. Qui vivevano Elena Comotto, da alcuni anni vedova di Giovanni Cagna, e la figlia Guglielmina. La vedova Cagna viveva praticando la stessa professione che fu del marito, il quale, proprio per il suo lavoro, veniva comunemente soprannominato sartin.1 Chissà se le due donne sapevano leggere? Certamente la provenienza della busta, i timbri, gli stemmi e l'intestazione dovettero trasmettere non poca inquietudine alle due donne. Circa dieci anni prima, infatti, Lorenzo, unico figlio maschio e fratello minore di Guglielmina, era emigrato negli Stati Uniti, dove aveva fatto una scelta poco usuale per un biellese: «Giovane di molto ardire, si era votato alla vita del mare, da cui si aspettava un bell'avvenire»...

Rivista Biellese - copertina
anteprima articolo
19 febbraio 2011 - Testi e immagini forniti da RIVISTA BIELLESE.
Un ringraziamento particolare a Mauro Lampo e all'autore dell'articolo proposto, Mauro Mazzia.